Queste idee potrebbero, anche in caso di abrogazione della legge istitutiva dell’Ordine, tutelare le professioni dell’informazione e della comunicazione regolamentandole ugualmente in modo opportuno.
Il testo del documento, dopo essere stato proposto ai colleghi ed al loro commento, è stato oggi presentato e discusso con il Sottosegretario di Stato.
In caso di abrogazione della legge istitutiva, le disposizioni della legge n. 4 del 2013 e del Decreto Legislativo 206/2007, attuativo della Direttiva Europea 2005/36/CE, potrebbero garantire ai professionisti dell’informazione e della comunicazione, organizzati in associazioni professionali aggregate, di concerto con l’“autorità competente”, prevista dalla normativa europea, garantire, su basi democratiche, il riconoscimento professionale, i criteri di accesso, di formazione e di aggiornamento professionale, nonché il rispetto di norme deontologiche condivise.
Collocando la regolamentazione delle professioni dell’informazione e della comunicazione nell’alveo della regolamentazione comunitaria delle professioni, non è escluso si possa tendere ad una Tessera Professionale Europea per i Giornalisti, come già previsto per altre professioni dalla Direttiva 2013/55/EU, tessera che, oltre a creare possibili opportunità di lavoro per i giovani, potrebbe essere anche di stimolo per la costruzione dell’Europa dei popoli.
Una seconda parte del documento, presentato e discusso oggi, ha riguardato delle idee, che, opportunamente sostenute, potrebbero consentire ai giornalisti di migliorare la legalità, la partecipazione e la trasparenza nel nostro Paese, con un rilevante impatto sullo sviluppo sociale ed economico.
Il dialogo e l’approfondimento sui vari temi è stato particolarmente proficuo.
Il presidente FNGPI
Enrico Campagnoli